Terapia Breve

"Una fondamentale regola

dell’etica professionale, la veloce risoluzione della sofferenza, non è stata presa in considerazione dagli psicoterapeuti. Per decenni il loro pensiero è stato dominato dal pregiudizio che per essere efficace la terapia debba essere prolungata nel tempo. Questa visione è stata confutata dalla ricerca”

P. Watzlawick, La realtà della realtà, 1976

La terapia breve è in grado di produrre sostanziali cambiamenti già dalle prime sedute, anche in caso di Ansia, Depressione e Attacchi di panico difficilmente trattabili.
Questo avviene attraverso l'uso di sofisticate tecniche di conduzione dei colloqui e all'utilizzo di compiti comportamentali.

Efficacia della Terapia Breve

Efficacia della Terapia Breve

Introduzione alla Terapia Breve

Un uomo che soffriva d’insonnia da diversi anni in seguito all’improvvisa scomparsa della moglie, riprende a dormire sonni beati passando la cera sui pavimenti di casa la notte.
Una donna affetta da ansia nelle più svariate situazioni sociali, impara a controllare le sue emozioni giocando con un piccolo ninnolo messo appositamente nella borsa.
Ad una donna affetta da forti attacchi di panico viene proposto di litigare  volontariamente con il compagno per i più futili motivi. Risultato? Gli attacchi di panico della donna sono scomparsi del tutto.

Sono solo alcuni tra i molteplici esempi di come sia possibile risolvere problematiche di lunga durate con specifiche prescrizioni comportamentali.

Caratteristiche della Terapia Breve

Una breve selezione delle principali caratteristiche della Terapia breve.

01. Obiettivi chiari e ben definiti

Si focalizza sulla risoluzione di specifici problemi anche ben radicati, come. stress, ansia, depressione, pensieri ossessivi, problemi relazionali.

02. Prescrizioni comportamentali

Al cliente vengono prescritti precisi compiti da fare a casa, prescrizioni che lo orientano verso la risoluzione del problema.

03. Diagnosi situazionale

La situazione attuale di vita, non il cliente stesso, presenta dei “disturbi”, molto spesso nella forma di tentativi di risoluzione del problema che finiscono per diventare essi stessi “il problema”.

04. Durata breve e prevedibile

Terapia breve, mediamente una dozzina di incontri comprensivi di un ciclo di follow-up, quindi economica sia in termini economici che di impegno richiesto.

05. Coinvolgimento attivo

Cliente e terapeuta lavorano insieme nella definizione degli obiettivi e nell’ideazione delle specifiche prescrizioni comportamentali.

06. Senso di autoefficacia

Il cliente sviluppa un senso di autoefficacia personale che gli permette di percepirsi più in controllo di sé.

“Il cambiamento conduce all'insight molto più spesso di quanto l'insight conduca al cambiamento”
Milton H. Erickson


Quindi perché scegliere la terapia  breve? Certamente perché presenta dei costi prevedibili e facilmente accessibili a tutti. Ha una durata limitata e produce cambiamenti già a partire dalle primissime sedute, anche in caso di Ansia, Depressione e Attacchi di panico persistenti. 

La terapia breve rovescia l’assunto, peraltro non verificabile, della maggior parte delle terapie “tradizionali”, le quali evidenziano il presunto ruolo dell’insight e della consapevolezza quale motore del cambiamento. 

So bene che fumare danneggia la salute: mi capita di pensarci ogni qual volta acquisto un pacchetto di sigarette. Posso ben essere consapevole di aver paura di volare perché quella volta le turbolenze in volo mi hanno spaventato, ma questo non mi impedisce di sentirmi a disagio ogni volta che arrivo all’aeroporto. 

La terapia breve pertanto rovescia l’assunto non verificabile che il cambiamento segua la presa di coscienza e propone un modello antitetico, ugualmente non verificabile, ma suffragato dalle evidenze empiriche: 

Il cambiamento  produce nuove consapevolezze, non il contrario. 

 

Questo è perfettamente in linea con il pensiero di uno dei più influenti psichiatri americani, Milton H. Erickson (1901-1980), il quale con grande efficacia aveva distillato il concetto nel suo famoso detto: 

“Il cambiamento conduce all’insight molto più spesso di quanto l’insight conduca al cambiamento”.

 

Perché le persone cercano soluzioni, non spiegazioni. Ed ecco che allora la figura del terapeuta diviene una figura molto più vicina a quella di un artigiano. Un artigiano che con sapienza e una dedizione fuori dall’ordinario sappia osservare e comprendere il funzionamento di una data situazione-problema e proporre strategie appositamente studiate ed individualizzate sopra il caso specifico. 

Poiché non esistono due persone uguali, non esistono due terapie uguali. 

 

La maggior parte delle persone si chiede come sia possibile che un disturbo durato anni possa trovare una risoluzione in così breve tempo. In realtà, non c’è motivo di pensare che la cura ad una perdurante sofferenza passi attraverso altrettanta, perdurante sofferenza. 

Lo scopo di un intervento serio ed efficace al contrario è proprio quello di aiutare le persone a recuperare il prima possibile un senso di benessere, in modo da lasciare loro piena libertà ed autonomia nella costruzione delle loro vite. I modelli di terapia tradizionalmente basati sull’insight hanno fatto il loro tempo, ed è ora di consegnarli alla storia. Alla quale ormai appartengono.

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